31/10/14

Halloween - La Notte delle Streghe


Anche quest'anno siamo giunti al 31 Ottobre, la notte in cui divertimento e raccapriccio vanno a braccetto tra trick or treat e maschere orrorifiche.
Ovviamente la notte di Ognissanti non può mancare una maratona horror nelle case che si rispettino. Ormai è una tradizione consolidata anche in Italia, un po' come quando a Natale si guardano i vari Una Poltrona per Due, SOS Fantasmi, Natale in Casa Muppet, etc.
Oggi vi parlo di quello che probabilmente è il mio film horror preferito di sempre, una pietra miliare che a distanza di 36 anni ancora spaventa e mantiene una carica emotiva e viscerale invidiabile: Halloween, di John Carpenter.


Nel 1978 il cinema di genere è cambiato grazie anche a questa pellicola, uno dei capisaldi slasher che ha dato vita a numerosi seguiti, remake e imitazioni che, come è giusto che sia, non sono mai riusciti a raggiungere la perfetta inquietudine ed il minimalismo horror dell'originale.
Girato in soli venti giorni e con un budget di 300.000 dollari, Halloween è l'esempio lampante di come sia possibile fare cinema memorabile senza CGI nè effetti speciali fuorvianti e talvolta fastidiosi.
Ciò che il film trasmette sono suggestioni, paure ataviche che John Carpenter decide di dissotterrare magistralmente dal nostro inconscio per piazzarcele davanti agli occhi in una sorta di terapia d'urto del terrore.


La trama di questo gioiello la conoscete tutti, immagino, quindi la farò breve: il film si apre con una scena ambientata il 31 Ottobre 1963, quando Michael Myers, bambino, uccide la sorella Judith con un coltello.
Passano gli anni, ben quindici, e l'internato Michael se la svigna dal Manicomio di Smith's Grove e decide di far ritorno ad Haddonfield, sua città natale, intenzionato a portare la morte nella cittadina dell'Illinois, dove abita Laurie Strode, che si scoprira essere...

Concludo qui altrimenti spoilero troppo per i pochi temerari che ancora non hanno visto quest'opera.
Cosa colpisce lo spettatore a distanza di decenni, oggi come allora? Il mistero, la fobia che ognuno di noi vede dietro la maschera di Myers, inespressiva e disturbante nel suo candore carico di lucida follia omicida. Michael è il Male, è la paura dell'ignoto che ci attanaglia, è l'angoscia che ci provocano il buio e la violazione della nostra sicurezza e intimità.

Splendido e memorabile lo score musicale realizzato da Carpenter stesso, capace di accompagnare le gesta di Michael Myers ed i nostri brividi senza sbavature, contribuendo alla tensione costante che serpeggia durante la fatidica notte di Halloween del 1978.
Questa pellicola gioca con lo spettatore come farebbe un leone con la sua preda: ti gira intorno, ti studia, ti rincorre fino a sfiancarti e poi si nutre della tua paura senza pietà.
Non ci sono Dr.Loomis che tengano, il Male è superiore e non si può sconfiggere a colpi di pistola.
John Carpenter ci regala un horror entrato giustamente nella storia, la quintessenza del timore che alberga dentro di noi. Michael Myers è uno dei boogeymen più riusciti e terrorizzanti del Cinema, il peggior incubo che la notte di Halloween potesse partorire.
Dietro la maschera potrebbe esserci chiunque o qualunque cosa.


Un felice Halloween a tutti voi; mi auguro che seguiate il mio consiglio rispolverando questo capolavoro immancabile stanotte!

« Black cats and goblins and broomsticks and ghosts.
Covens of witches with all of their hopes.
You may think they scare me. You're probably right.
Black cats and goblins on Halloween night.
(Trick or treat!) »

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